Cuhaci Peterson utilizza le GPU NVIDIA e la RTX™ Virtual Workstation nel cloud per eliminare i vincoli geografici per i talenti e la collaborazione.
Cuhaci Peterson
Microsoft Azure
Datacenter / Cloud
NVIDIA vGPU
Cuhaci Peterson (CP) è una società di servizi professionali di architettura e ingegneria riconosciuta a livello nazionale, specializzata nei settori alimentare e retail.
Quando il direttore dell'IT Rakesh Carpenter e il responsabile IT/architetto cloud Tyler Robinson sono entrati a far parte dell'azienda nell'ottobre 2018, hanno scoperto un'infrastruttura frammentata con file server locali dislocati in più sedi. Il team è stato sfidato ad apportare modifiche che avrebbero facilitato la collaborazione tra uffici.
Inizialmente, sono stati posizionati PC tower remoti nelle sale server per consentire al personale di altri uffici di accedere ai progetti.. Le sfide legate a questa soluzione sono diventate particolarmente evidenti quando la pandemia di COVID-19 ha colpito all'inizio del 2020, rendendo urgente il lavoro remoto e spingendo l'infrastruttura esistente oltre i limiti. Quello che prima era un limite gestibile era diventato improvvisamente un ostacolo critico per la continuità aziendale.
Cuhaci Peterson
Cuhaci Peterson
Dopo aver esplorato varie opzioni di virtualizzazione, l'azienda ha scelto la piattaforma Azure Virtual Desktop.
L'attuale soluzione di CP include le macchine virtuali NVIDIA A10 Serie NVadsA10v5 eseguite su Azure. Ogni computer è dotato di 36 core e 880 GB di RAM, garantendo la potenza necessaria per applicazioni ad alta intensità grafica come Autodesk Revit e AutoCAD.
L'ambiente supporta 12-13 utenti per macchina virtuale, mantenendo costanti le prestazioni grazie all'allocazione completa della GPU. "Al momento abbiamo 13 macchine nel pool di host per i nostri utenti negli Stati Uniti e altre cinque per il nostro team in India", afferma Robinson.
Sebbene il percorso verso l'implementazione completa non sia stato privo di sfide e opportunità di apprendimento, un programma pilota iniziale ha consentito al team IT di identificare e risolvere i problemi prima dell'implementazione completa. "Qualsiasi azienda AEC che passi alla VDI dovrebbe avviare un programma pilota per il test", afferma Carpenter. "Questo permette di individurare precocemente gli ostacoli e di capire come superarli".
Presso la Cuhaci Peterson, un gruppo di test di 20 persone ha fornito un feedback critico nel corso di un periodo di prova di due mesi, evidenziando problemi con tipi di dischi, account di storage e selezioni di gamme di macchine virtuali. Carpenter e Robinson hanno scoperto, ad esempio, che le SSD premium offrivano prestazioni significativamente superiori rispetto ai dischi rigidi standard, nonostante i costi più elevati. Hanno inoltre sperimentato diversi approcci con container FS Logix e account di storage per trovare la configurazione ottimale.
Fortunatamente, il team era pronto a scalare rapidamente le iniziative di virtualizzazione quando è scoppiata la pandemia. "Il nostro piano era di passare gradualmente da Citrix a Windows Virtual Desktop, ma abbiamo dovuto accelerare tutto all'improvviso", ricorda Carpenter.
I rappresentanti di Microsoft hanno aiutato il team a garantire le risorse GPU NVIDIA necessarie durante un periodo di forte domanda. Questa collaborazione si è rivelata preziosa durante la transizione del team, in un'epoca in cui le risorse di virtualizzazione erano esaurite in tutto il settore.
"All'epoca usavamo le GPU della serie NV16 con NVIDIA® Tesla® M60, che sono state le uniche soluzioni disponibili per anni su Azure", ricorda Robinson. "La serie NVadsA10v5 che utilizziamo ora include la GPU A10, che offre una densità utente superiore del 60%".
Il passaggio all'infrastruttura cloud basata su GPU NVIDIA ha trasformato il modo in cui Cuhaci Peterson opera in più dimensioni della sua attività. L'aspetto forse più significativo è che la portata geografica dell'azienda si è notevolmente ampliata, il che ha garantità libertà dai vincoli delle sedi fisiche degli uffici, sia per le assunzioni sia per le operazioni.
"Prima di implementare NVIDIA Virtual GPU, eravamo limitati ad assumere talenti vicino ai nostri uffici fisici", spiega Carpenter. "Ora possiamo assumere esperti specializzati a livello nazionale. Ad esempio, è difficile trovare ingegneri della refrigerazione nella zona di Orlando, quindi stiamo reclutando talenti dal Kansas, dalla Carolina e dal Texas".
Questa maggiore portata delle assunzioni si è estesa anche oltre i confini degli Stati Uniti. Nel 2021, l'azienda ha creato un team di 55 persone in India, cosa che sarebbe stata impraticabile senza l'infrastruttura GPU virtuale. "La condivisione di file di Revit e AutoCAD sarebbe un problema molto più grande", afferma Carpenter. "Il fatto che tutti entrino in un unico pool di host, un unico file server, consente una connettività fluida".
La differenza di orario di 10,5 ore tra Stati Uniti e India è diventata un vantaggio, che consente una produttività continua con consegne efficaci. Mentre il team statunitense si concentra sulla gestione di clienti e progetti, il team indiano si occupa del lavoro di produzione nei modelli di Revit e nei disegni di AutoCAD, creando un flusso di lavoro complementare che massimizza la produttività.
"L'essere completamente virtuali ci ha dato maggiore flessibilità. Essere in grado di garantire l'accesso agli utenti ovunque si trovino e di assumere talenti da qualsiasi luogo ha davvero ampliato il nostro modo di fare business".
Rakesh Carpenter
Director of IT, Cuhaci Peterson
Cuhaci Peterson
Il passaggio ai desktop virtuali basati su GPU NVIDIA ha semplificato enormemente la gestione IT in tutta l'azienda. Ogni postazione ora ha una configurazione identica, che consente ai dipendenti di lavorare da qualsiasi luogo semplicemente collegando il laptop. Gli aggiornamenti software vengono semplificati attraverso un'immagine master che può essere inviata su tutti i computer simultaneamente, eliminando il laborioso processo di aggiornamento delle singole workstation.
I dipendenti remoti ricevono kit standardizzati che includono laptop, docking station, monitor e periferiche, in sostituzione di costose workstation specializzate e riducendo i costi hardware. "Poiché disponiamo principalmente di firewall e switch negli uffici, la manutenzione e l'espansione sono molto più semplici", spiega Robinson. "Quando apriamo nuovi uffici, configuriamo tutto da qui, lo inviamo e assumiamo un appaltatore locale per l'installazione".
Questo approccio ha aumentato l'efficienza in termini di costi in tutta l'organizzazione. Dopo aver individuato la configurazione ottimale, il team si è impegnato a creare istanze riservate per tre anni per le macchine virtuali basate su NVIDIA. Sfruttando altri strumenti di gestione, Cuhaci Peterson ha ridotto le spese in conto capitale ottenendo al contempo flessibilità per scalare le risorse on demand.
Il team sottolinea che una gestione disciplinata delle risorse è fondamentale per mantenere questi vantaggi in termini di costi: monitora e ripulisce continuamente le risorse inutilizzate per evitare addebiti non necessari nell'ambiente cloud.
Sebbene l'infrastruttura virtuale dell'azienda supporti principalmente la modellazione di Revit e i disegni di AutoCAD, Cuhaci Peterson sta esplorando attivamente i modi in cui l'IA può trasformare ulteriormente le operazioni. L'implementazione di Windows 11 con Microsoft Copilot ha già destato entusiasmo tra gli utenti finali, offrendo vantaggi immediati in termini di produttività.
Inoltre, l'azienda ha di recente partecipato a un workshop sull'IA incentrato sull'uso dell'intelligenza artificiale per lo sviluppo di proposte. "Una delle aree chiave su cui ci siamo concentrati è stata l'uso di Copilot e strumenti simili per scrivere proposte e RFP", osserva Carpenter. "Ci ha davvero permesso di comprendere le capacità con cui possiamo andare avanti".
Guardando al futuro, l'azienda sta studiando come l'IA possa automatizzare gli aspetti del processo di progettazione stesso. "È da molto tempo che pensiamo a come l'automazione possa aiutare i progettisti e il personale di produzione a rendere più efficienti i disegni e il rendering dei modelli", spiega Carpenter.
La NVIDIA RTX™ Virtual Workstation e le GPU NVIDIA A10 che alimentano l'infrastruttura virtuale forniscono le basi computazionali necessarie per queste iniziative di IA, permettendo a Cuhaci Peterson di sfruttare le tecnologie emergenti mentre queste continuano a evolversi.
Con l'infrastruttura basata su GPU NVIDIA e le iniziative IA in corso, Cuhaci Peterson continua a perfezionare la sua strategia tecnologica.
"La nostra prossima iterazione della VDI si concentrerà sull'ottimizzazione delle applicazioni", afferma Carpenter. "Dopo la prima distribuzione, ogni utente ha ricevuto le stesse risorse e lo stesso software. Ora stiamo implementando l'allocazione di risorse specifiche per disciplina, in modo che gli ingegneri strutturisti, gli architetti di progetto e gli altri specialisti vedano solo gli strumenti pertinenti per il loro lavoro".
A livello geografico, l'azienda sta valutando ulteriori aree di Azure per servire al meglio le operazioni internazionali. "Attualmente, il nostro team in India si connette alle macchine virtuali negli Stati Uniti centromeridionali, il che introduce una certa latenza", osserva Carpenter. "Man mano che nuove connessioni in fibra ottica diventano disponibili in India, stiamo valutando le opzioni per migliorare le prestazioni mantenendo il nostro modello di collaborazione senza interruzioni".
Questi miglioramenti dell'infrastruttura, insieme alle iniziative IA, consentono a Cuhaci Peterson di continuare a superare i confini del possibile nella progettazione architettonica e nella collaborazione.
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